lunedì 14 dicembre 2020

MONOROTAIA SOSPESA DI NEW YORK

 

Durante l'Esposizione Universale di New York (New York World's Fair) del 1964-65, che si svolse al Flushing Meadows-Corona Park, una delle massime attrazioni fu la monorotaia sospesa AMF.

La monorotaia correva a 12 metri dal suolo in prossimità del lago del Corona Park su due binari paralleli tra loro, in anelli chiusi di circa 1,2 chilometri.

Sette convogli a due casse indipendenti percorrevano gli anelli (tre nell'anello più piccolo e quattro in quello più grande), con accesso attraverso un terminal sospeso dotato di scale mobili, costituito da una struttura con base ad arco e solaio ad arco rovesciato, che ricordava lontanamente la scultura che Calder aveva installato nel piazzale antistante la stazione di Spoleto nel 1962.

Ogni carrozza poteva ospitare 40 persone ed era appesa a 2 unità di potenza gommate che correvano lungo le travi metalliche che fungevano da binari.



La monorotaia per la Fiera Mondiale era stata creata e gestita da AMF (American Machine and Foundry, meglio conosciuta per la fornitura di attrezzature per piste da bowling).

AMF sperava che con questo investimento (pari a circa 5 milioni di $) di ricevere ulteriori contratti, invece la monorotaia per la Fiera Mondiale sarebbe stato il primo e l'ultimo sistema di AMF.

Il costo di ogni corsa era di 80 centesimi (60 centesimi per i bambini), inclusa l'aria condizionata, e la durata era di 8 minuti.

Gli orari di apertura erano dalle 9:00 alle 2:00.

Tutta la struttura fu smantellata al termine dell'esposizione.

Il principio di funzionamento dell'impianto era analogo a quello adottato sulla famosa Schwebebahn (tramvia sospesa) di Wuppertal, inaugurata nel 1901 ed originariamente progettata da Eugen Langen per la città di Berlino.

Con la stessa tecnica, ma con l'assenza sulle vetture di un proprio sistema di propulsione autonomo, lo stesso progettò anche la Schwebebahn (funicolare pensile) di Dresda, tutt'ora in esercizio.

La Fiera di New York viene ricordata per un evento più unico che raro: l'esposizione nel padiglione del Vaticano della Pietà di Michelangelo Buonarroti.